Meno Moglie

Bastano 3 secondi, dalla porta al divano, per capire se è aria o no. Rientrare in casa e ricongiungersi al proprio Pene Marito o alla propria Vagina Moglie può riservare sorprese piacevoli o meno.

La quantità delle sorprese piacevoli è inversamente proporzionale al tempo vissuto monogamiainsieme, sotto lo stesso tetto. Quello passato insieme, vivendo ogni per i cazzi suoi, non conta. Quindi se si vive insieme da 10 mesi, ogni volta è una scoperta; se si vive insieme da 10 anni, ogni volta è… uguale… se ti dice culo, altrimenti è peggio.

Lo spunto per questo post me l’ha fornito una Vagina che seguo su twitter: Fulvia Stella ergo @fulviafrencia.

E’ stato illuminante il suo tweet: “Sono una moglie. Le mogli non mi piacciono. Cerco di essere meno moglie possibile”. Un fottutissimo genio!

Si, perchè quando scegli la dimensione moglie, devi anche scegliere quanto esserlo.

Ogni considerazione passata e futura, vale anche per il Pene Marito. Ed ogni considerazione vale anche per quelle coppie non consacrate nel vincolo del matrimonio, ma che di fatto sono (o fingono di essere) monogame e convivono.

Essere moglie comporta una serie di vantaggi e svantaggi. Purtroppo questi ultimi superano ahimè di granlunga i primi, a causa dell’ossessiva attenzione dei Peni, perpetrata nei secoli, a voler tenere la Vagina incastrata fra le faccende domestiche, ed allo stesso tempo dall’incompresibile attitudine di moltissime Vagine ad accettare questo come unico futuro possibile.

Non voglio affrontare temi di femminismo spinto, voglio solo arrivare a dire che spesso si confonde la moglie come quell’essere che tiene dietro alle faccende di casa come se fosse dovuto.

Pian piano, mese dopo mese, si smette di vederla come la femmina che te lo fa diventare di marmo appena ti guarda negli occhi, e si inizia a vedere come quella a cui dover inventare scuse per uscire con gli amici o con cui dai per scontato di dover fare sesso convenzionale.

Cene pronte, lavatrice e figli sono il triangolo delle bermuda della femminilità.

Quindi Fulvia ha ragione: “bisogna essere più amanti e meno mogli. Meno cene pronte, più distrazioni varie”.

Ne guadagna il Pene Marito, perchè avrà voglia di conquistare la propria Vagina Moglie ogni giorno, anzichè dare per scontate quelle scopatine mezze flosce, apatiche, in cui lei, se va bene, spera che lui, come sempre, soffra di eiaculazione precoce e nel frattempo pensa al bucato da stendere (ok l’ammetto, immagine orribile :(( ) o meglio all’amante che con cui dovrà uscire il giorno dopo.

Ne guadagna la Vagina Moglie, perchè avrà la conferma di essere ancora una femmina in pieno splendore, sia dentro sia fuori casa, sia in tacco e monigonna sia in pigiamone di flanella.

Forse a volte potrebbe servire invertire i ruoli: il Pene Marito col ferro da stiro in mano…

Pene che stiraQuanto ai diversivi, come dire, sono di parte. Non ritengo la monogamia una virtù. E’ piuttosto un finto dovere imposto, un tabù che poi hanno il coraggio di infrangere, una costrizione che raramente è appagante.

poligamia1

Non ho mai avuto il piacere di conoscere una Vagina o un Pene che non abbia anche solo sognato di sbattersi un perfetto sconosciuto, o il collega, o l’ex, o la vicina di casa, o chessò io chi.

Gli animali monogami sono rarissimi in natura, per lo più si tratta di uccelli (fantastico paradosso). Ma nella stragrande maggioranza dei casi, l’essere umano non lo è.

Una Vagina Moglie, trattata come nel più becero dei canoni tradizionalisti dal proprio Pene Marito, è un’indiziata fantastica come sponsor contro la monogamia. Più verrà dimenticata come essere passionale ed attraente, più sarà incline al flirt extra coniugale. Magari dovràpompiere ritrovare i tempi e riaffilare le armi della seduzione, ma non appena tra le sue cosce scoppierà la scintilla, allora si accenderà un incendio che solo un bel grosso e vigoroso Pene Idrante potrà spegnere.

La moglie è anche un’icona incontrastata nell’immaginario collettivo del Pene. Questo è un fenomeno pazzesco: ci impegniamo come degli ossessi per sodomizzare la moglie di un altro Pene, ma la nostra la evitiamo come la lebbra. E lei, a sua volta è oggetto del desiderio di un altro Pene, che a sua volta snobba la sua di Vagina Moglie.

Mogli che non succhiano il proprio Pene da mesi, e che si infrattano in auto, in parcheggi periferici, con Peni che sanno poco sul loro conto ma che le hanno ascoltate per 10 minuti assecondando le loro frustrazioni passando per amabili e sensibili.

Peni che non regalano un orgasmo alla propria Vagina da mesi, e che prenotano week end in centri benessere con la propria amante, alla quale offrono una cunnilingus di 23 minuti e riescono a farsene 4 come nemmeno ai tempi del liceo, che la Vagina di turno sembra più bona, aperta e brava di Sasha Grey.

E’ un circolo vizioso, molto vizioso, che la racconta lunga su quanto l’autostima di Peni e Vagine cresca ad ogni nuova conquista. In fondo il segreto è proprio qui: abbiamo bisogno di conferme, chi più e chi meno, sul nostro charme. La poligamia e l’autostima sono due facce della stessa medaglia.

L’amore in tutto questo non entra nemmeno in ballo. Credo si possa amare una persona, ma farsi le seghe con un porno, o farsi fare un pompino da una bella Vagina consociuta ad un convegno.

Fulvia mi ha ispirato perchè incarna il senso della caccia Pene VS Vagina: l’imprevedibilità. Non dare per scontato. Avere diversivi. Non essere SOLO moglie, ma prima ancora Vagina.

Della Vagina noi Peni amiamo l’imprevedibilità. E’ come quando vi infiliamo una mano sottoreggicalze la gonna e scopriamo che portate il reggicalze (primo shock positivo ed inizio di afflusso di sangue al cazzo), continuiamo a frugare e scopriamo che non portate le mutandine (secondo shock positivo, copioso afflusso di sangue al cazzo ormai duro). Imprevedibilità è non dare per scontato che non porti le mutandine, altrimenti non c’è gusto.

Quindi, tu Vagina Moglie, sorprendilo. Inizia a rimettere in discussione tutto. Se ti interessa farlo, of course. Riscopri il gusto di essere sbattuta al piano cucina non appena lui rientra in casa, ma ricorda… che su quel piano cucina non ci sia già la cena pronta! Fatti portare a cena fuori, e non dimenticare di dimenticarti le mutandine!

Bacio, Pene

PrimaVera, VaginaVera

Ti sei mai soffermata a comprendere il significato delle parole? Perchè si dice Primavera?

Meteorologicamente parlando è il periodo di mezzo tra il più freddo ed il più caldo, quindi rappresenta i preliminari prima della stagione più bella (almeno per i più). Il simbolismo è incredibile, perchè i preliminari sono la parte che ci arrapa di più: il flirt, le limonate dure, l’amore fatto con gli occhi, bagnarsi prima ancora di spogliarsi…

Nei tempi antichi, durante le feste pagane si festeggiava in modo lussurioso: sesso e lussuria per festeggiare la fine dell’inverno. Nei tempi moderni si fotte bene anche d’inverno, però in primavera si può iniziare a pensare al sesso outdoor, al vestitino frivolo del tipo “me lo sbatti dentro anche da in piedi”, ed a tante altre manifestazioni che ci fanno sentire ancora più vivi.

Insomma le premesse per una stagione spermatica ci sono tutte. Soprattutto perchè si sviluppa in proiezione dell’estate che di tutto ciò è l’amplificazione massima. ” stagioni belle di seguito… WOW

primavera

Dopotutto la Primavera parte con l’equinozio del 21. Sarò maiale (vero!) ma io ci vedo 2 indizi sessuali:

1) 21 è il numero di centimetri di un pisello decente desiderato da ogni Vagina, secondo un’indagine del sottoscritto… 😉

2) “Equino zio”, quasi ad intendere uno zio con un pisello da cavallo, bellazio… 😉

Amenità equestri a parte, la Primavera per me ha un solo e vero significato: in PrimaVera c’è la PrimaVeraVagina dell’anno.

Si, splendida Vagina, è tra Marzo e Maggio che iniziano ad esplodere tutte le tue voglie, inizi a scoprirti, e non solo fisicamente. Scopri le tue carte: hai voglia di essere presa. E questo a noi Peni ci piace, molto! Non che in inverno non ti riempiremmo, anzi, ma vederti in fiore ci sviluppa quel senso irrefrenabile di Ape da pistillo. ape e pistillo

Il tuo abbigliamento, gli accessori, il sorriso, la musica che ascolti, tutte queste cose seguono il sole: lui tramonta più tardi e tu con lui. Esci dall’ufficio che è ancora giorno e questo ti fa venir voglia di restar fuori per un aperitivo ed una palpatina fugace.

Le tue cosce, che durante l’inverno sono nascoste, ora svettano, spesso su tacchi nuovi per l’occasione, e per la prima volta prendono aria come quando apri le finestre della casa al mare.

Così come quando organizzi la ceretta prima di una sana sessione sessuale, per farti trovare liscia e in ordine, anche in primavera ti organizzi per essere sempre pronta, non si sa mai. Sono convinto che la frequenza del sesso sia molto più alta rispetto alle 2 stagioni precedenti.

Per un Pene la PrimaVera è una stagione ossimoro: è deliziosa ma è un inferno. Iniziamo ad arraparci come un quindicenne. Andiamo in giro che sembriamo dei rabdomanti col pisello in tiro in cerca di una Vagina. Sviluppiamo una capacità di scanner che nemmeno i centri radar della Nasa.

Ma voi non fate nulla per limitare tutto ciò: montate i vostri scooter con schiena inarcuata e culo indietro, sulla punta del sellino, e noi sogniamo di farci cavalcare da voi proprio in quel modo, così sorridenti e fiere. Non fate nulla per limitarci perchè a voi piace, ed è giusto che sia così.

In PrimaVera aumentano i progetti, diminuisco i freni inibitori, aprono nuovi locali, si cambia  abbigliamento nell’armadio, si fanno nuove amicizie, l’umore cambia passo, l’olfatto capta nuovi odori, gli orgasmi iniziano ad essere più vigorosi, ci guardiamo con occhi diversi, la luce è più penetrante.

Ancora più del Pene, tu Vagina queste cose le somatizzi e ti muovi più sicura. Sei stupenda quando sorridi in primavera, la tua playlist dell’iPod è carica come mai, sviluppi più ossitocina (e noi più testosterone), canti anche nel traffico, e reagisci meglio ai complimenti dei Peni vogliosi in cui ti imbatti nei mille impegni quotidiani.

Insomma, la PrimaVeraVagina si vede in PrimaVera.

Kiss, Pene